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Whistleblowing: proteggere il segnalato da accuse infondate

Whistleblowing: proteggere il segnalato da accuse infondate

Con una importante  Circolare Confindustria interviene sulla disciplina del Whistleblowing.

Una legge importante a tutela del whistleblower (colui che decide di segnalare un illecito o di un’irregolarità avvenuta sul luogo di lavoro) che avrà una forte funzione propulsiva all’emersione di pratiche illegali grazie all’introduzione dei  meccanismi di protezione da ritorsioni verso il denunciante.
Esiste tuttavia , come Confindustria sottolinea, anche l’esigenza di salvaguardare il diritto di difesa del segnalato nel caso in cui la segnalazione sia abusiva.

Un profilo problematico è sicuramente rappresentato da una specie di inversione dell’onere della prova che vede il datore di lavoro chiamato a dimostrare che le eventuali misure organizzative (es. demansionamento o modifica delle condizioni della prestazione lavorativa) prese nei confronti di un dipendente-segnalante sono fondate su ragioni estranee alla segnalazione stessa.

Mentre non è chiarito se il lavoratore sia chiamato a fornire almeno un minimo elemento a sostegno della tesi sulla natura discriminatoria della misura adottata nei suoi confronti.

Infine la Circolare sottolinea la difficoltà di identificazione del soggetto al quale vanno inviate le segnalazioni.

Può essere l’Organismo di Vigilanza certo, ma anche un ente o soggetto esterno in possesso di adeguato grado di professionalità? E il responsabile della funzione compliance? Oppure un comitato misto o il datore di lavoro nelle piccole medie imprese?

I temi della rilevanza penale dei comportamenti devianti (whisteblowing e relative criticità, Modello organizzativo ex 231/01, responsabilità dell’ente) verranno trattati dall’Avv. Francesco Sbisà e dal Consigliere Ciro Santoriello nell’ambito dell’evento formativo organizzato a Milano il 30 maggio 2018 da Paradigma sui comportamenti devianti sul luogo di lavoro.

Nel corso della giornata i relatori si confronteranno con i partecipanti, nell’ambito di due ampie tavole rotonde, su problemi organizzativi e gestionali di grande rilevanza che possono arrivare a configurare il rischio di responsabilità civile e penale per la società e per i vertici aziendali.

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