OCSE: Transfer Pricing Guidance on Financial Transactions
Il report sull’Azione 4 e quello sulle Azioni 8-10 del BEPS avevano indicato la necessità di svolgere un ulteriore lavoro sugli aspetti di transfer pricing delle transazioni finanziarie.
In particolare, il report sull’Azione 4 aveva richiesto lo sviluppo di Linee Guida relative alla determinazione dei prezzi delle transazioni finanziarie infragruppo.
Facendo seguito a tali indicazioni il Comitato Affari Fiscali dell’OCSE ha pubblicato nel luglio 2018 un discussion draft sulla determinazione dei prezzi di trasferimento per le transazioni finanziarie infragruppo.
Tale documento – che aveva quale finalità quella di chiarire l’applicazione alle transazioni finanziarie dei principi generali contenuti nell’edizione 2017 delle Linee Guida sui prezzi di trasferimento (“Linee Guida”) – ha fornito indicazioni sui prezzi di trasferimento dei finanziamenti infragruppo, degli accordi di cash pooling, delle garanzie finanziarie e delle assicurazioni captive.
Ad esito dei commenti ricevuti in risposta al suddetto discussion draft, l’OCSE ha pubblicato, in data 11 febbraio, il documento definitivo denominato “Transfer Pricing Guidance on Financial Transactions” (“Documento”).
Le Sezioni dalla A alla E del Documento saranno incluse nelle Linee Guida come capitolo X, mentre il contenuto della Sezione F del Documento sarà aggiunto alla sezione D.1.2.1 del Capitolo I delle Linee Guida dopo il paragrafo 1.106.
Il Documento:
· descrive i profili di transfer pricing delle transazioni finanziarie infragruppo;
· contiene alcuni utili esempi nei quali i princìpi generali elaborati vengono illustrati con riferimento a casi pratici.
Più in dettaglio:
· la sezione B del Documento:
(i) fornisce indicazioni sull’applicazione dei principi contenuti nella sezione D.1. del capitolo I delle Linee Guida; in particolare indica come i principi in materia di “accurata delineazione della transazione” si debbano applicare per l’individuazione della struttura finanziaria di un’impresa appartenente a un gruppo multinazionale (i.e. per verificare se ciò che è qualificato come finanziamento sia da considerarsi come tale oppure debba, piuttosto, essere considerato come apporto di capitale) e chiarisce che tali indicazioni non impediscono ai Paesi di adottare, nella propria legislazione domestica, approcci diversi per la definizione della struttura finanziaria di un’impresa e per la quantificazione degli interessi passivi deducibili.
(ii) evidenzia quali sono gli aspetti sui cui focalizzarsi ai fini dell’analisi di comparabilità;
· le sezioni C, D ed E del Documento analizzano i profili di transfer pricing di specifiche transazioni finanziarie: funzioni di tesoreria, finanziamenti infragruppo, cash poolinged hedging (sezione C), garanzie finanziarie (sezione D) e assicurazioni captive (sezione E)
· la sezione F contiene importanti indicazioni sulla determinazione di un tasso di interesse risk free e di un tasso di interesse che includa un premio per il rischio finanziario.
Di seguito, più in dettaglio, alcuni dei numerosi aspetti trattati nel Documento.
Qualificazione come finanziamento o come apporto di capitale
Il Documento afferma che è possible identificare un rapporto tra mezzi propri e mezzi di terzi che sia at arms lenght. Un finanziamento infragruppo può essere (ri)qualificato come apporto se l’accordo di finanziamento concluso dalle pari non sarebbe stato concluso da parti indipendenti che agiscono in maniera economicamente razionale.
Analisi funzionale
Quando la società che effettua il prestito infragruppo non esercita il Controllo del rischio finanziario associato a tale prestito e/o non ha la capacità finanziaria di assumere tale rischio, esso deve essere allocato all’impresa del gruppo che lo controlla e che ha la capacità finanziaria di assumerlo e il soggetto che effettua il prestito infragruppo ha diritto solo a un rendimento risk free.
Le caratteristiche di un prestito infragruppo rilevanti ai fini dell’analisi di comparabilità sono, tra le altre: l’ammontare, la scadenza, il piano di ammortamento, la finalità, il livello di garanzie che lo assiste, la collocazione geografica del soggetto finanziato, la valuta e la natura fissa o variabile del tasso di interesse.
Rating creditizio
Una società appartenente a un gruppo può ricevere supporto dal gruppo se attraversa una fase di difficoltà finanziaria.
Tale “supporto implicito” deve essere considerato nella determinazione del rating della società. A tal fine occorre tenere conto del fatto che il livello di supporto implicito dipende da vari fattori, tra i quali l’importanza relativa della società all’interno del Gruppo e le conseguenze del mancato supporto di tale società.
Determinazione del tasso di interesse dei finanziamenti infragruppo
Grazie all’ampia disponibilità di dati del mercato dei finanziamenti è abbastanza facile, e quindi comune, applicare il metodo CUP e determinare il tasso di interesseat arm’s lenghtsulla base dei tassi correntemente praticati per finanziamenti a soggetti con il medesimo rating creditizio.
Alternativamente il tasso di interesse del finanziamento infragruppo può essere determinato partendo dal costo sostenuto dal finanziatore per acquisire i fondi impiegati per tale finanziamento, aumentati delle spese sostenute per organizzare il finanziamento e di un premio per il rischio.
Altra possibilità è determinare il tasso del finanziamento infragruppo utilizzando I credit default swapsper calcolare il premio per il rischio.
Non è, invece, corretto determinare il tasso di interesse del finanziamento infragruppo utilizzando le dichiarazioni di alcune banche circa le condizioni a cui sarebbero disponibili a concedere un finanziamento analogo, trattandosi di mere dichiarazioni informali e non di offerte vincolanti.
Sergio Marchese | Marchese Zanardi & Partner, Andrea Sorba | Paradigma
Tali novità saranno analizzate nell’ambito dei prossimi eventi formativi organizzati da Optime sulle tematiche del transfer pricing: il corso base del prossimo 7 aprile a Milano e il corso avanzato del 21 aprile a Milano.
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