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Le novità in materia pensionistica nella Legge di Bilancio 2018

Previdenza sociale

Con la Legge di Bilancio 2018 aumentano le possibilità di pensionamento flessibile basato sul ricorso alle risorse private, tramite l’ampliamento del raggio di azione della Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA) e dell’isopensione (strumento di gestione degli esuberi aziendali introdotto nel 2012 dalla Legge Fornero). A ciò si aggiunge il potenziamento dell’APE sociale, l’assegno ponte verso la pensione a carico dello Stato.

RITA. Finora la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata ha “ereditato” i requisiti e il meccanismo di certificazione previsto per l’APE volontario. Quindi sono necessari almeno 63 anni di età, non più di 43 mesi di distanza dalla pensione di vecchiaia e 20 anni di anzianità contributiva. La Legge di Bilancio 2018, invece, svincola la RITA dall’APE, cancellando la necessità di ottenere la stessa certificazione dei requisiti da parte dell’Inps. Inoltre la durata massima dell’anticipo viene portata a 5 anni, che possono essere elevati a 10 in caso di disoccupazione che duri da oltre 24 mesi.

Isopensione. L’isopensione è uno strumento di gestione del personale in esubero a cui possono ricorrere le aziende con più di quindici addetti, previo accordo sindacale. Istituito dalla Legge n. 92/2012, consente di erogare un assegno a carico del datore di lavoro in sostituzione dello stipendio per i dipendenti che smettono di lavorare in attesa di maturare la pensione, per un periodo massimo di quattro anni. In via provvisoria, per il triennio 2018-2020 la durata massima dell’isopensione viene estesa a sette anni, mantenendo inalterate le altre caratteristiche.

APE sociale. All’APE sociale si può accedere con almeno 63 anni di età. Tale requisito non risente dell’adeguamento alla speranza di vita. Se l’età minima per la pensione aumenterà, si allungherà automaticamente il periodo in cui si percepisce l’assegno ponte. Oltre al requisito anagrafico è necessario svolgere alcune attività lavorative o essere in determinate condizioni sociali. La Legge di Bilancio 2018 interviene a questo riguardo, ampliando le situazioni che fanno maturare il diritto, con particolare riferimento ai lavori gravosi, ai disoccupati e a chi assiste persone con handicap grave

A queste novità si aggiunge i prossimo avvio dell’APE volontario e aziendale, che però necessita dell’ultimo via libera alla stipula della Convenzione con ABI e ANIA e delle istruzioni ufficiali da parte dell’Inps.

Di queste importanti novità si terrà conto nell’ambito del workshop organizzato da Optime su Le novità in materia pensionistica e la gestione dei lavoratori anziani, previsto a Milano il prossimo 26 gennaio e a Roma il prossimo 1 febbraio. Interverrà in qualità di relatore il Dott. Vito La Monica, Direttore Vicario della Direzione Centrale Pensioni di Inps.

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